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Piani di cottura per la cucina: come scegliere quello migliore per voi.
Il Piano Cottura Segni è una parte fondamentale della cucina e se dovete sceglierne uno dovete fare pressoché due scelte: induzione o gas e anche quanti fiochi vi servono.
Analizziamo ora queste due importanti caratteristiche nel dettaglio per aiutarvi a scegliere.
A induzione o a gas?
Quando siete alle prese con la scelta del Piano Cottura Segni per la vostra cucina, dovete chiedervi se lo preferite a gas oppure a induzione, una nuova tecnologia che orami è molto diffusa.
Vediamo di capire quali sono i pregi e i difetti di ognuna delle due soluzioni presenti sul mercato affinché possiate decidere che cosa è meglio per voi.
La scelta è infatti personale e non si può dire che uno sia meglio dell’altro in assoluto.
I fornelli a induzione sono quelli che producono calore con l’energia elettrica, cioè senza usare il gas.
Il calore viene generato dal campo elettromagnetico che scalda le pentole appoggiate sopra.
Questo campo non ha alcun tipo di effetto negativo sulla salute.
Il resto del piano resta freddo e ci si può tranquillamente appoggiarci su la mano senza scottarvi.
Il calore che si disperde è praticamente nullo e tutto viene trasferito alle padelle, che però devono essere quelle adatte all’induzione, forse vi toccherà cambiare le pentole se preferite un fornello di questo tipo: le padelle più vecchie che avete già a casa forse non sono supportate da questa tecnologia.
Il rendimento termico dell’induzione è pari al 92% perciò non c’è spreco come invece accade con i fornelli a gas dove il rendimento è solo del 55%, davvero pochissimo! Questo vuol dire che se volete, per esempio, fa bollire una pentola piena di acqua, occorrono solo 3 minuti contro i 5 -6 di un fornello a gas, anche se quest’ultimo raggiunge il calore di 450° mentre quello a induzione appena 110°.
Tenete presente che l’unico svantaggio di questo piano a induzione è il suo costo poiché è molto più elevato rispetto ai classici fornelli a gas.
Tornando al discorso delle pentole, non potrete più usare quello realizzate in allumino, ceramica, vetro e anche terracotta, usatissime per alcune cotture tradizionali e perfette per fare in umido qualsiasi pietanza.
Il motivo è che queste non sono magnetiche e per l’induzione servono pentole che ricevano il campo magnetico.
Solo pentole in ferro con uno spessore piuttosto alto sono indicate per questo fornello.
Un problema che alcuni hanno riscontrato è la richiesta di corrente elettrica che risulta eccesiva: se a casa avete un classico allacciamento che va fino a 3 Kw potreste avere dei problemi poiché si tratta di un elettrodomestico che richiede molta più corrente.
Per scongiurare questo tipo di problema sarebbe meglio che facciate molta attenzione al livello di consumo e il problema è del tutto evitato.
Si tratta però di un sistema che fa risparmiare a lungo termine, perché cuoce in tempi minori e se avete un impianto fotovoltaico siete apposto; quasi a costo zero! Altri vantaggi da prende in esame sono il fatto che il piano non scotta ed è molto più facile pulirlo.
Non ci sono rischi collegati al fatto di avere dimenticato una pentola sul gas o a perdite di gas.
I piani a induzione sono molto diffusi in altre regioni europee come Francia e Germania dove sono ormai la maggior parte perché sono il sistema più ecologico e sicuro per la cottura del cibo.
in luoghi dove non c’è all’allacciamento del gas sarebbe meglio preferire l’induzione così da evitare di dover usare la bombola del gas, ci sono purtroppo ancora molte persone che in casa hanno un fornello che funziona con la bombola che è anche pesante da trasportare; il fastidio si risolve subito con un fornello a induzione che necessita solamente dell’attacco alla luce.
Il Piano Cottura Segni a gas è invece la tipologia più tradizionale che conoscete di sicuro anche voi.
Oltre al vantaggio di saperlo già usare potete usare indistintamente ogni tipo di penatole, padelle e teglia che avete a casa senza alcun tipo di problema.
Non dovrete perciò cambiare pentole e padelle ma potete continuare a usare le vostre preferite.
Le vostre abitudini non cambiano e non spendete nemmeno molto poiché sono quelli che cosano di meno perciò avete anche la possibilità di risparmiare, fattore da valutare bene se state comprando l’intera cucina nuova e siete a corto con il budget.
Anche se la corrente elettrica dovesse saltare, il piano a gas funziona ugualmente; vi basterà far partire la fiamma con un accendino o un fiammifero e non avete problemi di consumo di elettricità ma piuttosto di gas.
La combustione però scalda il piano che può scottare e crea molto sporco incrostato.
La conformazione che i piani in gas hanno rendono complicata la pulizia poiché occorre spostare tutti i frangi fiamma per poterlo pulire, dopo ovviamente aver aspettato che si sia raffreddato.
La combustione disperde molto calore e la cucina si scada moltissimo, cosa molto fastidiosa in estate.
Il numero di fuochi
Uno dei fattori più determinati per la scelta dei fornelli della vostra nuova cucina è il numero di fuochi.
La scelta va da un minimo di 4 fino anche a 6, passando anche per 6 fuochi; quello in più viene sistemato in mezzo ai 4 classici fuochi.
La scelta dipende un po’ dalle vostre esigenze in fatto di cucina; significa che se non usate molto la cucina e spesso preferita mangiare fuori, allora non serve un fornello con 6 fuochi perché sovrastimato.
Se non siete soliti cucinare, sono più che sufficienti i classici 4 fuochi standard.
Se al contrario, amate cucinare o in famiglia siete in tanti meglio preferire qualcosa con qualche fuoco in più in modo da poter posizionare più pentole e padelle sui fornelli allo stesso tempo.
Se siete sempre in tanti e mangiate spesso a casa, allora meglio pensare a un fornello più grande di quelli standard cos da poter avere più spazio e maggiore comodità quando preparare il pasto per l’intera famiglia o anche per i vostri ospiti.
LINK UTILI
La domotica è nata nel corso della terza rivoluzione industriale allo scopo di studiare, trovare strumenti e strategie per:
- migliorare la qualità della vita;
- migliorare la sicurezza[1];
- semplificare la progettazione, l’installazione, la manutenzione e l’utilizzo della tecnologia;
- ridurre i costi di gestione;
- convertire i vecchi ambienti e i vecchi impianti.
La domotica svolge un ruolo importantissimo nel rendere intelligenti apparecchiature, impianti e sistemi. Ad esempio un impianto elettrico intelligente può autoregolare l’accensione degli elettrodomestici per non superare la soglia che farebbe scattare il contatore. Con “casa intelligente” si indica un ambiente – opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato – il quale mette a disposizione dell’utente impianti che vanno oltre il “tradizionale”, dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali di natura fissa e prestabilita) o programmate dall’utente o, recentemente, completamente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali dirette da programmi dinamici che cioè si creano o si migliorano in autoapprendimento).
Ad un livello superiore si parla di building automation o “automazione degli edifici”. L’edificio intelligente, con il supporto delle nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gased energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza e per migliorare la qualità dell’abitare e del lavorare all’interno degli edifici. È bene notare che la domotica non sempre consente di ottenere risparmi energetici in abitazioni private[2], anzi il consumo stesso del sistema domotico potrebbe aumentare il fabbisogno energetico dell’abitazione. Grazie alla domotica, potranno essere adoperati impianti di questo genere, in altri contesti quali: ospedali, case per persone disabili, oppure nelle aziende per gestire l’illuminazione notturna, supervisionare un impianto fotovoltaico, ecc…
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